SolcoCrEdu, Open Group sulla web radio STradio: “Così la didattica attiva e ludica ha coinvolto anche gli scettici”

 

Web radio e podcast come strumenti di didattica ed educazione. Sono i risultati del percorso formativo che studenti e insegnanti dell’Istituto Stradivari di Cremona stanno realizzando con il supporto di Open Group, impresa sociale che coniuga innovazione e comunicazione, nell’ambito di “Ritornare ad allenarsi”. Il progetto è contenuto in SolcoCrEdu, l’incubatore del nostro Consorzio che riunisce tutte le progettualità che riguardano i minori e in particolare i minori in condizione di povertà educativa. Per l’occasione, abbiamo sentito Francesco Locane, formatore di Open Group per gli studenti, e Damiana Aguiari che segue, invece, i professori.

Obiettivo del progetto, da un lato, è fornire ai docenti gli strumenti per usare il podcast all’interno della didattica e dall’altro il miglioramento della produzione verbale, la capacità di ricerca e verifica delle fonti per gli studenti. “Stiamo seguendo i ragazzi su diversi livelli – racconta Locane – Sia come formazione specifica sulla preparazione di interviste e sulla registrazione della voce, sia come formazione generale di redazione”“I docenti – dice Aguiari – si sono mostrati interessati al progetto soprattutto per quel che riguarda la formazione operativa e la messa in pratica dei contenuti appresi. Alcuni più scettici all’idea di inserire le proposte relative alla didattica attiva e ludica all’interno del proprio lavoro didattico. Altri più propositivi hanno inserito per esempio una escape room come strumento di coinvolgimento degli studenti ad introduzione dell’attività educativa”. “Ragazzi e docenti – aggiunge Locane – stanno rispondendo benissimo: c’è un clima produttivo e collaborativo in tutti i sensi”.

Ma qual è l’importanza della web radio a scuola? “La web radio è uno strumento accattivante che consente di sviluppare e potenziare un ampio spettro di competenze, come creatività, motivazione, inclusione, pensiero critico e attitudine all’attivazione sociale”. La web radio poi permette di educare ai media attraverso l’uso degli stessi: un approccio learning by doing. “L’educazione in rete passa anche attraverso altri progetti correlati che promuovono l’uso responsabile e creativo della rete. Per esempio, la creazione di un account social dedicato alla radio e alla pubblicazione di brevi video didattici”, aggiunge Aguiari.

Un progetto che ha convinto anche chi era più diffidente rispetto alle metodologie ludiche. “Dal momento di condivisione da parte dei docenti sulle pratiche utilizzate sono emersi format accattivanti, a cui non avevano inizialmente pensato”, dice Aguiari. Gli stessi docenti hanno colto le potenzialità di coinvolgimento emotivo di una web radio. “Durante le sessioni di prove al mixer e microfono tra i docenti si è creato un ambiente ludico, con momenti di divertimento. In particolare, durante le prove al microfono una delle docenti ha portato una lettura di un testo per lei particolarmente caro, che ha stupito e sorpreso per l’efficacia della resa emotiva”, racconta la formatrice.

L’educazione ai media permette anche di sviluppare nei ragazzi un uso consapevole dei social per prevenire fenomeni come il cyberbullismo e l’hate speech, oltre che aiutare i rapporti tra studenti e insegnanti e il territorio di appartenenza. Per capire l’apporto che il progetto sta dando alle relazioni, “basta vedere l’entusiasmo con cui i ragazzi e le ragazze della redazione della webradio affrontano le ore di produzione e formazione”, conclude Locane.