Libri, citazioni, poesie, film e disegni. Le “cose” di Natale per augurarvi buone feste

 

Per gli auguri di Natale del nostro Consorzio, abbiamo fatto due esperimenti. Il primo è stato chiedere a tutti i membri del CDA una “Cosa di Natale” che rappresentasse per loro il Natale 2023. Il secondo quello di chiedere all’Intelligenza Artificiale di proporci un’immagine con gli elementi scelti dal Consiglio. Com’è andata? Ci sono alcuni errori. Ad esempio, il faro è diventato una candela e “beautiful” è diventato “beaurtiful”. A proposito di Intelligenza Artificiale, condividiamo parte del Messaggio di Pace di Papa Francesco: “La mia preghiera all’inizio del nuovo anno è che il rapido sviluppo di forme di intelligenza artificiale non accresca le troppe disuguaglianze e ingiustizie già presenti nel mondo, ma contribuisca a porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana”.

Vi lasciamo ai pensieri del Presidente e dei Consiglieri per scoprire quali altri errori ci sono nell’immagine di copertina!

 

Davide Longhi
Il libro “La messa dell’uomo disarmato” di Luisito Bianchi

“Un libro autobiografico ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale nella campagna cremonese. Mi piace partire da questo romanzo perché facendo un parallelismo con i nostri giorni, descrive bene l’augurio che vorrei fare al nostro Consorzio e alle cooperative socie: non dimentichiamoci di essere protagonisti di segni di pace e giustizia nel nostro quotidiano. Abbiamo la fortuna e la responsabilità di aver scelto un lavoro che si occupa della cura delle persone, delle comunità e della terra che ci ospitano. Si tratta di un lavoro anche di “resistenza” quotidiana che contrappone alla “guerra” il valore della relazione, della prossimità e della generatività che è dentro tutte le persone. Il nostro lavoro ha quindi un valore, non solo simbolico, di una portata enorme, ed è un valore da custodire ogni giorno. Buon Natale!”

 

Susanna Lanzi
Il libro “Cloroformio” di Marco D’Agostino

“Ormai del 2011, ma come non mai attuale e irriverente, potente nel saper scardinare le nostre ‘certezze’ e cecità, riaccendendo le motivazioni e il significato del nostro lavoro, ma non solo anche delle nostre relazioni, quelle Belle”.

 

Paola Merlini
Tre citazioni da Henry Ford, Papa Francesco e Natalie Angier

“Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo”. (Henry Ford)
“Ogni uomo e donna è “poeta”, capace di fare creatività. Ma questo può avvenire quando si permette all’uomo di esprimere in libertà e creatività alcune forme di impresa, di lavoro collaborativo svolto in comunità che consentano a lui e ad altre persone un pieno sviluppo economico e sociale”. (Papa Francesco)
“Gli scienziati hanno scoperto che il piccolo e coraggioso atto di collaborare con un’altra persona, di scegliere la fiducia al posto del cinismo, la generosità rispetto all’egoismo, fa illuminare il cervello di tranquilla gioia”. (Natalie Angier)

“Per questo Natale porto tre citazioni, tre punti di vista e tre formazioni differenti. Il primo è un imprenditore, il secondo un uomo di Fede e la terza una scienziata. Tutti però ancorati all’idea che ‘l’agire con’ è la reale leva trasformativa e generativa del bene comune. È l’augurio che ci e vi lasciamo come cooperatori sociali per un Natale e un 2024 di alleanze relazionali, di contaminazione di saperi, di coraggiose e pazienti reciprocità”.

 

Diego Negrotti
Il disegno di un faro

“Quando nelle nostre comunità impervia la tempesta e vento si fa forte, vengono meno i punti di riferimento. Così, le nostre organizzazioni sono come un faro ben saldo lungo la scogliera, un approdo sicuro. A volte, immersi nel nostro lavoro, fatichiamo a rendercene conto. La capacità delle nostre aziende di intercettare i bisogni della comunità e di rispondervi realizzando progetti e servizi personalizzati non è scontata, ha un grande valore. Dobbiamo tenerlo a mente per restare orgogliosi interpreti del nostro ruolo. Questa riflessione è stata ispirata dal regalo che ho ricevuto da mio figlio. Il disegno di un faro da affiggere sul muro dietro la mia scrivania in ufficio. Un affettuoso promemoria. In questo periodo Natalizio ricarichiamo le pile e godiamoci le nostre fortune. Resta tanto lavoro da fare”.

 

Lorenzo Astorri
La ricetta dei Marubini

“È di certo un piatto tipico di questo periodo invernale, ma in casa mia sono sempre stati fatti rigorosamente a mano da mia mamma e solo in vista del giorno di Natale. Io e i miei fratelli eravamo gli ‘aiutanti’. Li ho scelti perché mi ricordano l’attesa per questo giorno speciale, ma anche il calore, lo spirito della festività, il ritorno alle origini e alle radici, la voglia di esserci tutti insieme. Sono quindi il piatto che mi ricorda di riscoprire l’importanza dei legami che vuole dire riconoscimento reciproco dell’altro”.

 

Roberto Strada
La poesia “È Natale” di Patrizia Varnier

“È Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi i margini della società.
È Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.”

“In questo momento di grandi cambiamenti e preoccupazioni nel nostro agire quotidiano lavorativo, questa poesia mi riporta in maniera FORTE al motivo per il quale abbiamo scelto di operare nel campo sociale”.

 

Marco Mantovani
Il film “La vita è bella”

“La pellicola vede protagonista un uomo ebreo e suo figlio che vengono presi e deportati in un campo di concentramento nazista, durante la Seconda Guerra Mondiale. Il padre cercherà di proteggere il figlio dagli orrori dell’Olocausto, facendogli credere che tutto ciò che vede sia parte di un gioco in cui dovranno affrontare prove durissime per vincere il premio finale un carrarmato vero. Nel film rimane impressa la dolcezza con cui il padre protegge il figlio dalla crudele realtà della guerra, facendo sembrare tutto un gioco; ma al contempo si evidenziano l’amore per la vita e la speranza che tutto prima o poi finisca. Ecco questa è la mia speranza: che le guerre e le stragi dei civili finiscano e si possa vivere in un mondo in Pace. Possibile che il passato non ci abbia insegnato nulla?”