PNRR, mentoring, competenze e laboratori. Alle medie di Sesto contro la dispersione scolastica

 

Tra attività di mentoring, gruppi di potenziamento delle competenze di base e laboratori. A due mesi dalla nascita dell’Associazione Temporanea di Scopo tra Comune di Cremona (Servizio Informagiovani) e il nostro Consorzio per i progetti finanziati dai fondi del PNRR per il contrasto alla dispersione scolastica, siamo andati in una delle scuole con cui stiamo collaborando per approfondire cosa si sta muovendo. In particolare, abbiamo incontrato Sergio Pillitteri, docente di sostegno alla scuola primaria Stradivari di Cremona, ora distaccato per svolgere la funzione di collaboratore del Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Cremona Cinque a cui fanno capo 13 scuole di diverso ordine e grado in 6 comuni diversi. Lui e la collega Marcella Maffezzoni hanno seguito e seguono i progetti PNRR contro la dispersione scolastica e quindi anche la collaborazione con il nostro Consorzio e le nostre Cooperative.

“I fondi PNRR sono una grande opportunità e un grande carico”, comincia. L’Istituto comprensivo, infatti, sulla base delle prove Invalsi, è stata riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione come beneficiario di 110mila euro da impiegare per ridurre il divario territoriale e prevenire e contrastare la dispersione scolastica nella fascia 12-16 anni. La scuola individuata è stata la scuola secondaria di primo grado (unica del Comprensivo) di Sesto Cremonese, che accoglie 120 alunni da Sesto e dai paesi limitrofi. “Individuato il target – racconta Pillitteriabbiamo costituito un team progettuale che, a partire dalla mission generale del nostro comprensivo, individuasse i bisogni dei ragazzi e strutturasse gli interventi anche sulla base delle indicazioni ministeriali”. Così, da ottobre 16 ragazzi che hanno mostrato fragilità di diverso tipo, motivazionali, metodologiche, relazionali ad esempio, stanno seguendo dei percorsi di mentoring e tutoraggio durante l’orario scolastico. “Si tratta di percorsi individuali condotti da operatori specializzati, talvolta in classe, talvolta fuori – spiega il docente dell’IC Cinque – Non sostituiscono l’attività didattica, ma rinforzano il metodo e sono co-progettati con i ragazzi stessi e con i docenti”. A fine novembre, partirà una seconda azione, quella del potenziamento delle competenze di base. “I ragazzi – continua Pillitteriin piccoli gruppi e in orario extrascolastico faranno attività che potenziano le competenze di base e la motivazione”. Già partiti, invece, i laboratori di arte espressiva, teatro e video making. “Sono occasioni laboratoristi proposte a tutti i ragazzi della scuola – descrive il collaboratore del dirigente – In tre pomeriggi settimanali, diamo l’opportunità agli alunni di vivere delle esperienze che magari molti di loro non avrebbero modo di fare”. 

Infine, il coinvolgimento delle famiglie. In primavera, la scuola, in sinergia con il nostro Consorzio, organizzerà degli incontri dedicati ai genitori. “Daremo un taglio incentrato sull’orientamento – spiega PillitteriRifletteremo insieme alla famiglie e agli operatori esterni sul loro ruolo nella vita dei ragazzi, a partire dalla scelta della scuola, fino a temi come i rapporti affettivi, la gestione delle emozioni, l’uso dei social. Ovviamente tutto calato sul momento storico che stiamo vivendo e sulla fascia d’età”. Il progetto, partito a ottobre 2023, si chiuderà a maggio 2024. “Questi interventi sono significativi solo nel momento in cui diventano strutturali, altrimenti il rischio è che siano uno spot – afferma PillitteriI fondi PNRR e i progetti connessi offrono una grande occasione, anche di ripensamento, alla scuola che ha bisogno di aprirsi ad interventi di esterni, anche dei professionisti del sociale. Ma occorrono due cose: che ci sia una contaminazione e una coprogettazione tra docenti e operatori (e devo dire che i nostri insegnanti si sono davvero messi in gioco da questo punto di vista) e che si dia davvero continuità agli investimenti”. A beneficio degli interventi e soprattutto dei ragazzi, “da cui davvero siamo partiti”, conclude il docente. Con la speranza che questa grandissima occasione non si esaurisca tutta in otto (brevissimi) mesi.