Il presidente tra bilanci e prospettive: “La sfida del 2024? Le risorse umane”

 

Insieme, Povertà educative e Lavoro sono le parole chiave del 2023, anno in cui come Consorzio abbiamo partecipato a 21 progetti e intercettato 12 bandi. Si chiude l’anno ed è tempo di bilanci e di prospettive. Ripercorriamo quanto fatto e decliniamo le sfide per il 2024 con il nostro Presidente Davide Longhi. Ecco l’intervista. E buon anno a tutti voi!

Che anno è stato il 2023 per il Consorzio Solco?

Il 2023 è stato l’anno in cui alcuni semi piantati nel 2022 hanno iniziato a germogliare, ad un ritmo più che sostenuto. E quando si cresce così velocemente, serve sempre molta cura. In questa crescita c’è stato un completo rinnovo dell’ufficio amministrativo, di cui va ricordata l’importanza a livello di gestione di impresa, che ha richiesto molte energie, ma ha dato una nuova spinta nel lavoro.

Quali i principali temi affrontati?

La costante sono i temi legati al tema della formazione e delle politiche attive del lavoro, come attività gestita direttamente dal Consorzio. Rispetto al lavoro con le cooperative l’aumento di lavoro ha interessato soprattutto: gli anziani e i care giver, il contrasto alle povertà educative, l’inserimento lavorativo dei disabili, il rapporto con le imprese for profit, l’emersione e l’aggancio dei Neet.

Con quale metodo?

Il metodo proposto è sempre quello dell’insieme. Affrontiamo sfide sempre più complesse e interconnesse tra di loro. E le sfide complesse, richiedono risposte complesse. Il passaggio importante è non lavorare insieme solo quando c’è l’opportunità di farlo, ma tenere alta la riflessione e il pensiero sempre, curare il nostro ecosistema per continuare il nostro lavoro nelle comunità.

Quali progetti in particolare ha seguito il Consorzio? Citiamone tre.

PONTI con le cooperative di tipo B protagoniste in un percorso di empowerment per diventare imprese sempre più capaci di stare sul mercato e di dialogare con il for profit, anche nell’incremento di opportunità per i soggetti disabili. SolcoCrEdu, filone di lavoro che unisce un ecosistema di enti pubblici e privati sul tema del contrasto alle povertà educative, e Budget di Salute, con azioni a favore di soggetti con problemi psichiatrici in un’ottica preventiva e di lavoro con il territorio.

Quale è stato il protagonismo delle cooperative?

Le cooperative sono allo stesso tempo stimolo (per le opportunità che condividono), sono competenze che vengono messe in campo, sono ecosistema di intelligenza e di talenti. Questi ruoli sono fondamentali per le nostre comunità, per le persone che incontriamo. Per questo motivo va sempre tenuta alta la guardia, perché quando tutto ciò viene difeso invece che condiviso, la generatività delle nostre azioni si riduce.

Quale il rapporto con gli enti pubblici?

Il rapporto con gli enti pubblici riguarda quasi tutti i livelli (Comuni, Ambiti, Provincia, Regione, Ministeri). Il rapporto è prima di tutto costante: solo da un continuo dialogo nasce conoscenza e condivisione. La sfida è sempre quella di tenere insieme culture organizzative diverse che si mettono insieme per lo stesso obiettivo. Questo passa molto dal ruolo che reciprocamente ci riconosciamo, nel rispetto delle proprie competenze. Questo penso sia il costante lavoro che richiede cura e pazienza, ma porta anche molti frutti.

E con il territorio e il volontariato?

Posso affermare che le nostre cooperative sono nate nelle comunità e per buona parte con le comunità lavorano. Questo diventa indispensabile per l’evoluzione che il welfare ha avuto, dove le risorse pubbliche non bastano, ma servono anche le risorse relazionali e le risorse dei vari attori che compongono le comunità, partendo dal volontariato e finendo con le imprese, che sono comunità nelle comunità. Un Buon segnale nel 2023 è stato che due associazioni si sono proposte di fare donazioni e supportare le attività di SolcoCrEdu.

Quest’anno c’è stata la nascita di Meraki…

Meraki ha unito nella stessa società due cooperative già socie di Solco (Il Cerchio e Santa Federici) e ha aggiunto le competenze e i servizi di una realtà importante come Ventaglio Blu. La base sociale è calata di fatto di numero, ma si è arricchita di valore e competenze. Meraki ha appena visto l’avvicendamento del presidente. Colgo l’occasione per ringraziare Alessandro Portesani per questi anni di lavoro insieme e ringrazio il nuovo presidente Diego Negrotti per il lavoro che faremo insieme.

Come è andata la parte Solco Formazione?

L’ufficio formazione rimane un punto di riferimento per alcune cooperative socie soprattutto per l’attenzione alla formazione continua dei propri lavoratori. Formazione continua non vuol dire solo aggiornarsi, ma vuol dire anche valorizzare intelligenze e talenti e favorire la crescita personale e anche di carriera nelle proprie organizzazioni. Aspetti molto importanti in questa fase storica dove le risorse umane stanno diventano ancora di più preziose, oltre che sempre più difficili da trovare.

E Mestieri?

Mestieri si conferma strumento non solo di inserimento lavorativo di soggetti fragili, ma anche importante agenzia di ricerca e selezione (non solo per il sociale) e attore di percorsi di occupabilità. In un momento di scarsità di forza lavoro, lavorare per formare persone per cui in passato si diceva “non è pronto, scelgo altri” è cruciale per il nostro sistema paese. Mestieri e Solco, con le cooperative, questo lavoro lo fanno da sempre, c’è necessità di una evoluzione per renderlo disponibile al territorio e alle imprese.

Che anno è stato per il Consorzio nel comparto Po di Cremona?

Abbiamo lavorato, insieme al Comune di Cremona e a diverse realtà, per consolidare e far crescere il comparto Po. In particolare il Camping, gestito dalla cooperativa Nazareth, è in costante crescita e sta davvero diventando un importante punto di riferimento per chi viaggia con camper o tenda (oltre che in bicicletta, anche in sinergia con Beega della Cooperativa Cosper) e per tanti cremonesi. Alle Colonie Padane, location per tanti eventi pubblici e privati, dal Luppolo in rock alle feste di compleanno, è stato l’anno della ristrutturazione del Parco Avventura, gestito dalla cooperativa Gamma, che finalmente riaprirà al pubblico, ampliato e sicuro, nel 2024.

Quali sfide individui per il 2024?

La sfida che va messa al centro di una riflessione di insieme è quella delle risorse umane, dei lavoratori. Sia come attrattività di nuove risorse umane, sia come fidelizzazione e valorizzazione dei lavoratori che sono nelle nostre organizzazioni. Questa sfida tocca davvero tanti livelli di pensiero e azione. Quello contrattuale e nel 2024 si prevede un importante rinnovo del nostro contratto con un significativo aumento per i lavoratori; quello del dialogo tra cooperatori senior e cooperatori junior, quello della crescita dei nostri lavoratori e delle loro relazioni (tema del welfare aziendale). Penso che questa sfida non possa in alcun modo essere rinviata e vada affrontata insieme. È una sfida trasversale a tutti gli ambiti di lavoro e che sarà dirimente per la qualità del nostro agire nei prossimi anni.

Su transizione ecologica e digitale c’è qualcosa che bolle in pentola?

Sul tema della transizione digitale rinnoviamo il lavoro sul welfare aziendale e territoriale grazie alla piattaforma di Cgmoving, WelfareX. La strada è quella di sperimentare come il digitale possa avvicinare, veicolare le nostre imprese e anche ridurre le diseguaglianze. Sulla transizione ecologica, innanzitutto c’è sempre maggior consapevolezza che si tratta di una dimensione che riguarda la quotidianità. Poi, le cooperative che stanno lavorando su ristrutturazioni stanno adottando scelte importanti su questo tema, alcune sono dentro allo sviluppo di Comunità Energetiche.

Un augurio per il nuovo anno a tutti i soci…

L’augurio è quello di curare il nostro lavoro di insieme nella quotidianità. Non diamolo per scontato. La scelta del fare insieme è forte, è in opposizione a certe dinamiche ed eventi che purtroppo contraddistinguono il nostro tempo. Curiamo quindi il lavoro di insieme tra cooperative, ma che ogni cooperativa curi il lavoro di insieme con i suoi lavoratori e soci, che sono la linfa delle nostre organizzazioni.