Tavole da skate customizzate per beneficenza: Zonart, il progetto di riscatto di Mattia

 

“Ho iniziato perché dovevo fare un’attività di volontariato per l’esecuzione penale esterna, ma quando le ore saranno finite continuerò questa attività. Voglio farla diventare gigante”. Mattia ha 27 anni, è cremonese. Lavora in una ditta di pulizie ed è papà di un bambino di cinque anni. Dopo quattro mesi di carcere e sei di domiciliari, attraverso l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (Uepe) di Mantova e Cremona e in sinergia con il nostro Consorzio, l’Agenzia del Lavoro Mestieri e le cooperative Nazareth e Cosper, sta “scontando la sua pena nella comunità e con la comunità” al fine di raggiungere l’obiettivo rieducativo sancito dalla Costituzione italiana.

“Ho delle ore obbligatorie di volontariato da fare – spiega MattiaIo ho sempre avuto la passione dello skate, del disegno e dei graffiti. Così, ho messo insieme tutto con uno scopo sociale”. Ne è nato Zonart, progetto realizzato in collaborazione con l’operatore Giorgio Coppiardi e la ciclofficina La Gare des Gars della stazione dei pullman, approvato dall’Uepe. In pratica, si tratta di realizzare tavole da skate customizzate, attraverso le capacità creative ed artistiche di Mattia e di artisti locali e non che aderiscono all’iniziativa. “Ne abbiamo già contattati alcuni e hanno risposto tutti con grande entusiasmo – spiega – Un entusiasmo che non ci aspettavamo e che ci carica”. Simo The Kid, Fresh, Charly Sheen sono solo i primi che sono stati coinvolti.

Le tavole, realizzate con tecniche e materiali diversi, verranno vendute (a fronte di un’offerta libera) attraverso i social o durante mostre ed eventi in occasione di manifestazioni pubbliche o presso locali privati. Il ricavato? Tutto devoluto in beneficenza al Comune di Cremona (“mi piacerebbe fossero destinati a progetti di carattere sportivo”) e a enti benefici.

Non solo. Zonart vuole anche essere un laboratorio espressivo gratuito e accessibile a tutti e un punto di incontro tra artisti consolidati e artisti esordienti. “Se avessi avuto possibilità come queste a 14 anni, avrei combinato meno pasticci. – conclude MattiaDalla vicenda che mi ha visto coinvolto ho ricevuto uno schiaffo fortissimo e ho deciso di riprendere in mano la mia vita. L’ho promesso a me stesso: essere una risorsa per fare qualcosa di buono, per aiutare la comunità. Questo è il mio progetto di riscatto”.