Agenda 2030, l’obiettivo 6 sull’acqua. BonBistrot: “Ai clienti serviamo da sempre l’acqua del rubinetto, buona e sostenibile”

 

Da quando lo fanno non se lo ricordano. “In realtà da sempre, da quando abbiamo aperto…”. L’acqua al BonBistrot, bar e ristorante del Civico 81 gestito dalla Cooperativa Varietà, è rigorosamente ‘del rubinetto’, servita, naturale o frizzante, in caraffe da mezzo litro o un litro. Non è una scelta scontata e casuale. Per di più, apprezzata da molti clienti.

L’obiettivo 6 dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile dell’Onu riguarda proprio l’acqua e pone come obiettivi, entro il 2030, l’accesso all’acqua potabile e a impianti sanitari e igienici adeguati, il miglioramento della qualità dell’acqua e la rigenerazione degli ecosistemi legati all’acqua. E proprio nei giorni della grande siccità e della mancanza di acqua frizzante in bottiglia nei supermercati, ne abbiamo approfittato per valorizzare la ‘buona pratica’ quotidiana portata avanti dal BonBistrot.

“Nei ristoranti di Parigi, New York, Londra e di tantissime altre città – dicono dal BonBistrot – si serve l’acqua di rubinetto in caraffa o in bottiglia. In Italia questa prassi non c’è, anche perché non c’è l’obbligo per i gestori di predisporre per i clienti bottiglie, recipienti o distributori di acqua di rubinetto. Le ragioni sono economiche, oltre che culturali. Noi abbiamo fatto un’altra scelta, in linea con la nostra filosofia legata alla bontà e all’attenzione all’ambiente. Abbiamo scelto di servire gratuitamente ai nostri clienti acqua del rubinetto e nessuno si è mai lamentato, anzi…”.

Una scelta che consente di ‘risparmiare’ decine e decine di bottigliette di acqua, che per i pranzi di lavoro sono spesso di plastica monouso, chilometri e chilometri di trasporti, tonnellate di inquinanti legati alla produzione di imballaggi. E che valorizza la qualità dell’acqua ‘di tutti’, sicura e buona da bere. La nostra acqua del rubinetto, infatti, come conferma il gestore Padania Acque, contiene sali minerali essenziali per la vita umana come calcio, magnesio e sodio in quantità corretta ed equilibrata, ha un basso residuo fisso che la fa rientrare nei parametri delle acque oligominerali ed è controllatissima con 4.300 campioni rilevati, per un totale di 140 mila parametri rispettati ogni anno.

E a chi dice che questa scelta “svaluta” la tavola, la risposta arriva dai clienti. “La maggior parte sa come funziona da noi – dicono dal BonBistrot – e a chi non lo sa lo spieghiamo. Con questa soluzione, il cliente risparmia e facciamo bene all’ambiente e all’acqua”.


Anche così, soprattutto in un periodo di grande siccità, si accresce la sostenibilità e la valorizzazione dell’acqua. Di tutti e per tutti.