
Agenda 2030, obiettivo “Educazione di qualità, equa e inclusiva”. L’equipe del Cerchio: “Una sfida che ci appassiona ogni giorno”
“Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”. E’ questo l’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 che abbiamo approfondito con l’equipe disabilità delle coop socie Il Cerchio e Santa Federici.
Educazione come pilastro del futuro dell’umanità. L’ONU inserendola tra gli obiettivi, richiama l’intera comunità a porre i riflettori sui legami che ci sono tra: livello e qualità dell’istruzione, promozione dello sviluppo sostenibile e realizzazione di una società equa e inclusiva. Nonostante siano stati fatti molti progressi, occorre intensificare lo sforzo. E la pandemia non ha aiutato. “La diffusione del COVID 19 ha sicuramente fortificato il divario tra le varie comunità internazionali: si calcola che 500 milioni di studenti non abbiano avuto accesso alla didattica a distanza”, sottolineano gli educatori del Cerchio e di Santa Federici.
E i ragazzi disabili come vivono la scuola? Ci sono dati incoraggianti. A partire dal 2009, infatti, sono state introdotte e aggiornate negli anni delle linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Linee che puntano all’accettazione delle diversità presentate dagli alunni disabili come fonte di arricchimento e che valorizzano l’importanza di prestare attenzione ai bisogni di ciascuno indistintamente.
In più, a livello locale ci sono eccellenze d’inclusione in alcune realtà virtuose. “Come educatori, siamo felici di avere un buon dialogo con il personale scolastico che dimostra grande sensibilità e competenza.” I punti di debolezza del nostro territorio? Gli spazi. Le strutture scolastiche spesso offrono aree poco adeguate ai bisogni dei ragazzi.
“Come cooperativa Il Cerchio ci sentiamo parte della sfida sull’educazione dell’Agenda 2030 e crediamo in un miglioramento continuo. Una sfida che affrontiamo ogni giorno con percorsi formativi continui per noi educatori, facendo assistenza scolastica ai ragazzi che ne hanno bisogno e fornendo supporto costante alle famiglie”, continua l’equipe. Il Cerchio, oltre al supporto scolastico, promuove l’inclusione dei ragazzi anche nel tempo pomeridiano, attraverso l’offerta di doposcuola e laboratori pensati e costruiti appositamente per rispondere alle esigenze individualizzate di ognuno, sempre in sinergia con figure specialistiche e con il mondo scolastico.
“Si tratta di un obiettivo sicuramente arduo, ma è una sfida che ci coinvolge e appassiona ogni giorno”, concludono gli educatori.