
Consorzio e minori, Merlini: “Accolta la sfida delle nuove povertà educative”
La data del cambio di consiglio del nostro Consorzio si sta avvicinando e noi continuiamo a dare voce ai consiglieri uscenti per fare un bilancio del mandato trascorso e delineare sfide del prossimo. Abbiamo coinvolto Paola Merlini della Cooperativa Cosper, consigliere con delega ai minori.
Si sta concludendo il mandato del Consiglio del Solco. Che cosa consegnate di buono al nuovo
gruppo?
“Al nuovo Consiglio di Amministrazione consegniamo la capacità delle cooperative a lavorare insieme, ognuna a partire dalla propria identità per la crescita di un sistema Solco competente in vari ambiti, riconosciuto come interlocutore nella programmazione delle politiche locali.”
Dunque consegnate un metodo…
“Consegniamo una dimensione di collegialità e di corresponsabilità di confronto, riflessione e azione: l’individuazione delle deleghe per ambiti tematici, operata in questo mandato, ha permesso ora, nel passaggio e nel rinnovo delle cariche, di capitalizzare un metodo di lavoro che permane al di là delle singole figure referenti.”
Rispetto ai minori, la sua delega, cosa ha fatto il Consorzio in questo mandato?
“Il Consorzio in questo mandato che si sta concludendo è stato presente e attivo nell’area minori e famiglia. Ha saputo affrontare in modo coeso l’emergenza pandemica, con un ruolo di traino rispetto al mondo della cooperazione sociale, ponendosi tra gli interlocutori privilegiati nel confronto e dialogo con le pubbliche amministrazioni.”
E sulle povertà educative cosa ha fatto?
“Ha accolto a pieno la sfida delle nuove povertà educative che si sono acutizzate durante i lunghi mesi delle chiusure. Ha analizzato i fenomeni, ha interpretato l’incremento della domanda di aiuto ed accompagnamento, ha aggregato
risorse professionali, di sapere, metodologiche, ha sviluppato strategie e si è posizionato su diversi canali di finanziamento, raggiungendo ottimi risultati.”
Quali sono le sfide per il nuovo Consiglio?
“Oggi l’area minori del Solco può contare su un patrimonio esperienziale importante e su un metodo di lavoro integrato tra cooperative e tra cooperative e territorio. Lasciamo al nuovo Consiglio il mandato di dare continuità alle piste intraprese, di presidiare la realizzazione di progettualità complesse locali e sovralocali, di co-costruire
comunità di pratiche in tema minori e famiglia.”