CreAzioni Migranti e Un Filo Pazzesco. “Il cucito colma i momenti in cui i pensieri avrebbero il sopravvento”
CreAzioni Migranti e Un Filo Pazzesco. Due sartorie sociali del nostro Consorzio, rispettivamente di Cosper e del Gruppo Gamma, con diversi obiettivi, ma un comune metodo pratico per raggiungerli. “Creazioni Migranti nasce dal desiderio di Cosper di far incontrare le realtà sociali con la città attraverso il fare”, racconta Elisa, educatrice Cosper e referente dell’esperienza laboratoriale nata quest’anno al Focolare Grassi di Cremona. “Un Filo Pazzesco si sta evolvendo su più fronti per dare una marcia in più ai nostri progetti sartoriali”, esordisce invece Vanessa della coop. Gruppo Gamma sulla sartoria nata nel 2022.
“Il cucito, che è la passione che mi accompagna da sempre, ha la capacità di colmare quei momenti vuoti in cui i pensieri prendono il sopravvento. Siamo partiti da qui per creare un laboratorio in modo sperimentale. Un laboratorio aperto alla città”, continua Elisa. Molte collaboratrici hanno creduto nel progetto, come Marina Olivieri, arteterapeuta, che realizza degli incontri sul tema colori ed emozioni e Alessandra Belloni, illustratrice, che si occupa delle etichette e di alcune parti dell’allestimento del negozio. Un posto gradevole per sperimentare nuovi linguaggi e mettere in contatto realtà sociali e cittadini.
A CreAzioni Migranti, c’è Martina Rizzieri, una fashion designer che realizza i cartamodelli e tiene i corsi di cucito e ‘Filo’ una ragazza tirocinante che cuciva già nel suo paese d’origine, la Costa D’Avorio, anche se con tecniche e modalità differenti. Un Filo Pazzesco, invece, ospita da sempre le ragazze del Centro Diurno psichiatrico. Da qualche mese, aiutano Vanessa anche un ragazzo minore straniero non accompagnato, sarto, e una ragazza del Centro Diurno della coop. Gruppo Gamma che ha studiato moda. “Nel 2025 contiamo di implementare la collaborazione con Vesti&Rivesti per promuovere una vetrina dedicata all’abbigliamento prodotto in sartoria, non solo accessori, ma prodotti finiti. In più, l’idea è quella di riproporre una sfilata”, dice Vanessa.
I laboratori sono al centro dell’attività della sartoria di via Bonomelli della coop. Cosper. “Nell’ottica sempre di avvicinare i cittadini alla nostra realtà sociale, organizziamo laboratori di tessitura dedicati alle donne nella fascia oraria mattutina, ma non solo. Anche veri e propri corsi aperti a tutti, donne, uomini e bambini. In questo modo creiamo connessioni”, aggiunge Elisa. La sartoria del Gamma, invece, è ‘itinerante’. “Visto il successo del laboratorio nelle scuole secondarie di primo grado di Pieve San Giacomo e Sospiro, contiamo di riproporlo per il 2025, d’accordo con docenti e preside”, racconta Vanessa.
Tanti progetti e idee in continua evoluzione, grazie anche alle persone che ruotano attorno ai laboratori delle cooperative. Gli abiti che arrivano a Un Filo Pazzesco, infatti, sono vestiti scartati dai cittadini cremonesi che arrivano al negozio Vesti&Rivesti. Un modo per dar loro una nuova vita. I tessuti di CreAzioni Migranti, invece, sono di origine africana. Arrivano di solito con le donne ospiti della cooperativa. Questi vengono poi trasformati con forme ‘italiane’. “Quest’estate, durante l’Arcifesta e il discorso della moda etica e sostenibile, un signore si è offerto di portare dei tessuti che appartenevano al padre sarto. Bellissime lane che ci sono servite per realizzare la collezione autunno-inverno. Non ci aspettavamo dal progetto scaturisse questa bellissima logica del dono”, afferma Elisa.
L’invito del Consorzio, allora, è quello di passare in via Redegatti al Filo Pazzesco e in via Bonomelli a Creazioni Migranti e cercare abiti o accessori per i regali di Natale (e non). Regali belli, originali e soprattutto inclusivi.