Digitale e welfare, Social Seed e CgMoving: “La sfida per le cooperative è pensarsi forti e fuori dagli schemi”

 

Si chiama Experience the Change ed è il percorso intrapreso quest’anno da Cgm, Consorzio nazionale di cui come Consorzio Solco Cremona facciamo parte, e CgMoving con la piattaforma WelfareX, per acquisire strumenti e processi da utilizzare nelle organizzazioni e nei territori con l’obiettivo di rinnovare il sistema di offerta dei servizi di welfare. Un percorso a cui stiamo partecipando attivamente come Consorzio, Mestieri Cremona e come cooperative socie Gruppo Gamma, Nazareth e Cosper. A febbraio un incontro introduttivo per partire e poi tre eventi verticali su tre temi specifici (servizi per l’infanzia, anziani e disabilità) e un evento strategico conclusivo, in programma il 4 maggio a Milano.

Francesca Scarinci – credits: vita.it

Il percorso coinvolge Social Seed, laboratorio di innovazione per le imprese sociali con sede a Bologna, e Collaboriamo. Al percorso stanno partecipando alcune cooperative del nostro consorzio. “Il percorso sta andando bene – commenta Francesca Scarinci, direttrice di CgMoving, esperta di progettazione territoriale – All’inizio abbiamo rilevato una sorta di terremoto emotivo che avevamo messo in conto dato che abbiamo presentato una novità. Abbiamo chiesto, infatti, che al percorso partecipassero non solo i referenti di piattaforma, ma i coordinatori dei servizi a cui abbiamo chiesto di pensare o ripensare i servizi in funzione digitale”. Innovare il welfare, infatti, non è solo rendere visibili i servizi sul web, mettendo la locandina o il volantino on-line.

Francesca Battistoni – credits: The fundraising school

“Significa pensare fuori dagli schemi sia in termini di modalità di erogazione dei servizi, sia in termini di sostenibilità, ripensando anche al ruolo del fruitore che non è utente e ai modelli di business, cambiando il linguaggio, rendendo trasparenti le informazioni. Significa non invecchiare come servizi e come relazioni territoriali”, aggiunge Scarinci. “Conoscere la piattaforma, che è sempre in evoluzione, e vederne il valore – continua Francesca Battistoni, socio fondatore di Social Seed – può portare, anche nel rapporto con la Pa, alla coprogrammazione che è diversa dalla coprogettazione. Consente alle cooperative di riposizionarsi per operazioni strategiche. Per fare questo, servono persone con competenze non solo tecniche, ma che siano in grado di incrociare partner e anticipare trend”.

Riposizionarsi sui territori anche nel rapporto con la Pubblica Amministrazione, avere una prospettiva di lungo termine, crescere o accogliere persone che hanno competenze diverse da quelle dei profili tradizioni in ambito sociale, lavorare per team digitali sono le azioni da intraprendere affinché l’innovazione non sia fine a se stessa, ma sia una crescita in termini di risposte e anche di organizzazione. Le esperienze positive ci sono e sono molte: a Sondrio dove la piattaforma viene utilizzata strategicamente anche per pensare al servizio e non viceversa, a Milano dove attraverso WelfareX si vendono i biglietti per l’Abbazia di Chiaravalle e presto anche i servizi sull’età evolutiva, a Biella, Torino, Napoli dove la piattaforma è spesa su progetti specifici per erogare servizi, rendicontarli e anche raccogliere dati per le valutazioni di impatto.

“Un messaggio alle cooperative? – conclude BattistoniRischiare di più e avere la forza del pensiero strategico anche quando non si è in emergenza”. “Ed è proprio attraverso questo rischiare – si attacca Scarinciche le cooperative hanno la possibilità di ribadire il proprio ruolo anche nei confronti delle Pubbliche amministrazioni. Il percorso che stiamo facendo ha anche l’obiettivo di riappropriarsi della dignità di imprese sociali etiche, sostenibili e utili per le persone con capacità creative, innovative e progettuali fondamentali per tutti”.

 

————————————————

Vai alla piattaforma WelfareXCremona.