Giusi Biaggi, Presidente di CGM sugli Stati Generali a Cremona: “Scoprirete il valore immenso dell’essere parte di una rete”

 

“Gli Stati Generali sono tra gli appuntamenti più attesi dalle imprese della rete CGM. Si svolgono tutti gli anni per aggiornarsi e discutere in merito alle strategie di sviluppo e di innovazione dell’impresa sociale”. L’11 e il 12 marzo, si terranno a Cremona, gli Stati Generali del Consorzio Nazionale CGM, la più grande rete nazionale che associa consorzi di cooperative sociali, tra cui il nostro Consorzio Solco Cremona, cooperative sociali e imprese sociali. Così, ne abbiamo approfittato per fare qualche domanda a Giusi Biaggi, Presidente di CGM sulla partnership in essere con il nostro Consorzio e sui temi trattati in occasione degli Stati Generali.

Ecco l’intervista.

  1. Presenta il Consorzio CGM
    “Il Consorzio Cgm è la più grande rete nazionale che associa consorzi di cooperative sociali, cooperative sociali e imprese sociali; attualmente siamo 500 imprese sociali distribuite in tutta Italia. Tutte le socie si riconoscono nel modello di impresa generatrice di impatto sociale, a forte vocazione territoriale e comunitaria. Inoltre Cgm ha promosso la nascita di società strategiche su temi decisivi come il lavoro (Cooperjob, Mestieri), la finanza (Cgm Finance), il supporto nella valorizzazione dei carismi delle congregazioni religiose (Chiaris), la piattaforma per il welfare (Cgmoving), la ricerca tecnologica nell’ambito delle malattie neurologiche e la non autosufficienza (NemoLab) e le comunità energetiche rinnovabili (Enernoi). Cgm, insieme alle società strategiche, supporta le reti locali nella risposta ai bisogni delle comunità​, favorisce lo sviluppo e la produttività economica dei soci, genera luoghi imprenditoriali (chiamati comunità di pratica) su filiere specifiche, offre ai soci supporto nella progettazione, innovazione, formazione​”.
  2. Qual è il rapporto tra il Consorzio e CGM?
    “Possiamo dire che Cgm e Solco Cremona sono parenti stretti, perché Cgm è stato al fianco della cooperazione sociale cremonese fin dall’inizio. Erano gli anni ’80 e una parte della società civile e del volontariato italiano stavano dando vita alle prime cooperative sociali (ancor prima della legge 381/91). Cgm ha supportato questo passaggio per favorire la nascita di queste prime esperienze di un sociale che si faceva impresa; e fin da subito ha promosso la rete come strumento fondamentale per lo sviluppo delle cooperative sociali. Questo è accaduto anche a Cremona e a Crema. Negli anni poi Cgm è stato sempre punto di riferimento per il nostro territorio perché ha orientato in termini qualitativi ed innovativi la crescita della nostra rete locale. La rete Cgm è stata ed è per il Consorzio Solco Cremona un luogo di scambio fertile e generoso. A sua volta Solco ha creduto sempre in Cgm, investendo nella rete risorse economiche e umane. Proprio in virtù di questa fitta relazione, credo non sia un caso che sia stato affidato a me l’incarico di guidare Cgm per questo tratto di strada, incarico che interpreto in nome e per conto della cooperazione cremonese, di cui io sono una delle espressioni. E per me è un onore”.
  3. Cosa sono gli Stati Generali? A chi sono rivolti?
    “Gli Stati Generali sono tra gli appuntamenti più attesi dalle imprese della rete CGM. Si svolgono tutti gli anni (anche due volte l’anno, se riusciamo) ed è un luogo in cui aggiornarsi e discutere in merito alle strategie di sviluppo e di innovazione dell’impresa sociale. I due giorni di incontri si articolano in plenarie, laboratori tematici e workshop in cui i partecipanti lavorano in modo innovativo sullo sviluppo delle filiere e sull’organizzazione delle imprese sociali, cogliendo opportunità e prevedendo futuri possibili. Si tratta di un appuntamento ‘interno’ alla rete, riservato ai soci e all’ecosistema Cgm. Chiediamo chiaramente il contributo anche a ospiti e relatori esterni, perché Cgm è tutt’altro che autoreferenziale. Anzi, crede che una delle leve fondamentali per lo sviluppo sia proprio l’incontro con chi ha saperi e conoscenze che provengono da mondi diversi dai nostri”.
  4. Quest’anno gli Stati Generali si terranno a Cremona. Perché questa scelta? Quali i benefici che possono portare al nostro territorio e cosa può dare il nostro territorio agli Stati Generali?
    “Ho desiderato molto portare gli Stati Generali a Cremona! Anzitutto per il piacere di ospitare la rete Cgm nella nostra città. Arriveranno 150 ospiti da tutta Italia; si tratta di persone con le quali, oltre ad un legame professionale, sentiamo forte affinità valoriale. E, in molti casi, si tratta di amici veri. Oltre a questo, la scelta di Cremona affonda le sue radici nel legame solidissimo tra il Consorzio Solco Cremona e Cgm (come vi raccontavo prima). Durante gli Stati Generali, Cgm porterà i risultati dell’ultimo triennio di lavoro in cui abbiamo investito molto sulle ‘direzioni’ che l’impresa sociale deve intraprendere per essere al passo con i tempi e, più di tutto, al passo con il futuro. E ci siamo detti che il nostro approccio deve essere ‘trasformativo’ perché le grandi sfide del nostro tempo (aumento delle povertà, crisi ambientale, crisi demografica, ecc.) richiedono la presenza di una cooperazione sociale che sappia giocare la partita. Quindi, per riuscire a generare impatto, dobbiamo uscire dalla nicchia delle politiche sociali per frequentare anche ambiti inediti (ed esempio cultura, abitare, digitale e tecnologia) dove portare la nostra conoscenza, scambiarci il sangue con chi è diverso da noi e insieme trovare soluzioni nuove che migliorino la vita di tutti (non solo quella di alcuni). Durante gli Stati Generali vi sarà un aggiornamento rispetto a che cosa sta producendo questa scelta ‘trasformativa’ in Cgm. Ci sono molti cantieri aperti, alcuni già popolati da soggetti di rete, sperimentazioni, buone pratiche. Altri invece da arricchire con nuove connessioni. Di tutto questo possono beneficiare direttamente anche le nostre cooperative cremonesi. E queste ultime che cosa offriranno alla rete? La migliore accoglienza possibile, la condivisione delle soluzioni che stiamo trovando (o che stiamo ancora cercando) per rispondere a bisogni e desideri della nostra comunità, spazi belli, cibo buono e solidale… e se riusciamo anche un po’ di musica!”
  5. Quali temi verranno trattati nella due giorni a marzo?
    “Il tema centrale che tratteremo durante gli Stati Generali ‘cremonesi’ sarà la proposta di valore di Cgm per il capitale umano; si tratta di una delle direzioni più importanti che abbiamo intrapreso. La valorizzazione del capitale ‘persone lavoratrici’ è diventata un “mantra” in questa fase storica in cui il mercato del lavoro è in profonda trasformazione e le sfide si fanno sempre più decisive. Le cooperative sociali devono infatti essere in grado di attrarre persone, garantire la loro permanenza e crescita all’interno delle cooperative sociali, far emergere e valorizzare le competenze, accompagnare l’assunzione di responsabilità, remunerare adeguatamente il lavoro, divenire luoghi di lavoro in cui desideri personali e mission delle imprese si compenetrano, contagiano e cercano convergenza. Prendersi cura di questo capitale che sono le persone, richiede investimenti a più livelli. Non si tratta solo di rafforzare (in termini di risorse, strumenti, competenze) gli uffici ‘Risorse Umane’, azione sicuramente irrinunciabile. Dobbiamo portare il tema a livello di governance affinché si concretizzi lo slogan secondo cui le persone sono ‘al centro’. Dobbiamo costruire (o ri-costruire) organizzazioni imprenditoriali non gerarchiche, ma basate su centri di responsabilità distribuita; imprese aperte nelle quali l’autonomia, insieme alla capacità di assumere responsabilità, divengono i valori guida. Con una attenzione particolare al ruolo del socio. Durante gli Stati Generali renderemo conto di tante buone pratiche già in essere, mappate nella rete Cgm in questi primi mesi di lavoro. Prassi importanti che necessitano di essere perfezionate, innovate, sistematizzate. E certamente integrate con nuove conoscenze, logiche e, di conseguenza, azioni”.
  6. Sul tema delle risorse umane nell’ambito della cooperazione, a Cremona, in questo periodo, si è generato un forte dibattito a seguito della gara per il Saap vinta da una coop esterna al territorio. Il giusto riconoscimento del lavoro dei cooperatori e il rapporto con l’ente pubblico anche su questioni HR, saranno argomenti trattati negli Stati Generali? Con quali direzioni?
    “La giusta remunerazione del lavoro è un tema centrale. E questo, per le imprese sociali, vale sempre, sia quando operano nel mercato pubblico che in quello privato. Se affermiamo e crediamo nelle persone, non possiamo e non vogliamo sotto-pagarle o ignorare che molti lavoratori e lavoratrici hanno scelto di essere soci di una cooperativa sociale, rifiutando l’ipotesi di essere semplice ‘forza lavoro’, ma radicando il proprio percorso, la propria crescita professionale, il proprio impegno civico, dentro la costruzione e condivisione di una vision all’interno della propria cooperativa. Questo tema, così come quello del rapporto con l’ente pubblico, non saranno trattati in maniera diretta e settoriale durante gli Stati Generali. Ma torneranno trasversalmente su tutti i gruppi di lavoro che realizzeremo. Il nostro capitale umano assume valore se la cooperativa anzitutto se ne prende cura (in termini di compenso, partecipazione, protagonismo, significatività), ma anche se la società nella sua interezza (enti pubblici, privati, famiglie, ecc.) sanno riconoscere il valore del lavoro sociale e comunitario. Venendo alla recente gara Saap, mi soffermo solo su un dato: su 150 persone lavoratrici oggi impiegate all’interno delle cooperative territoriali su questo servizio, solo 50 accetteranno ‘l’assorbimento’ da parte della cooperativa entrante. La motivazione data in maniera più frequente per questa scelta è l’essere estremamente legati alla “propria” cooperativa. Credo che questo metta in evidenza anzitutto quanto le cooperative sociali sappiano investire sul proprio capitale umano. E quanto, lato ente pubblico, l’applicazione delle sole logiche tecnicistiche e burocratiche, non sia sempre adeguata a riconoscere il valore delle relazioni educative, delle capacità di risposta di un territorio, dell’originalità di imprese che fondano gran parte del loro valore sui soci lavoratori”.
  7. Un messaggio alle nostre cooperative socie proprio a partire dagli Stati Generali.
    “Una bella delegazione di cooperatori cremonesi sarà presente e di questo sono molto felice. Suggerisco di godersi il tempo che trascorreremo insieme, ascoltando, proponendo, confrontandosi tanto. Anche nei momenti informali. Chi si approccia per la prima volta a questo evento scoprirà il valore immenso dell’essere parte di una rete, di un ‘noi’. La motivazione a svolgere questo nostro lavoro sociale, salirà sicuramente. Inoltre si metteranno le basi, ne sono certa, per individuare nuove traiettorie di sviluppo per le nostre imprese”.