Jules, un mese per sperimentare residenzialità e gestione della quotidianità in Casa Umberto
Regole e impegni della dimensione del lavoro e della quotidianità per un’esperienza di sperimentazione delle competenze, confronto con figure adulte e crescita personale e relazionale. Si tratta dell’iniziativa estiva pensata dalla Coop. Nazareth, in sinergia con Mestieri Lombardia – sede di Cremona, e organizzata presso l’azienda agricola Rigenera e Casa Umberto, per Jules, un ragazzo di 17 anni del Camerun, che da 4 anni vive in Italia ed è seguito dai Servizi Sociali. “Jules è inserito nelle attività lavorative estive dell’azienda agricola e viene parallelamente accompagnato dal punto di vista orientativo in un percorso di sviluppo e valutazione delle competenze. Condivide gli spazi e i tempi di vita con i ragazzi della Prima accoglienza e risiede dal lunedì al venerdì, con il consenso genitoriale, presso la Casa Umberto”, spiega Daniela, operatrice Nazareth di riferimento.
L’esperienza ha coperto le 4 settimane di luglio e ha coniugato il lavoro con attività mirate, tra le quali un’esperienza laboratoriale di incontro e condivisione con un gruppo di coetanei del progetto SAI dedicato ai minori e una dimensione di residenzialità e gestione della quotidianità. “È stato preciso, puntuale, propositivo e ha dimostrato le sue capacità di lavorare in gruppo. Sa relazionarsi con i pari con rispetto e determinazione e ha costruito rapporti di fiducia e collaborazione positivi. Ha ricercato anche il confronto con le figure adulte per completare la costruzione del proprio percorso professionale”, continua l’operatrice della cooperativa. Una sperimentazione del mondo del lavoro accompagnata da azioni di volontariato per costruire il proprio percorso di vita, con il sostegno e l’aiuto degli adulti. Un’esperienza possibile sulla base del rapporto educativo significativo di due anni con l’operatrice di assistenza domiciliare.
E ora? “Con la ripresa delle attività scolastiche e sportive, l’educatrice elaborerà nuove proposte per continuare insieme al ragazzo a lavorare al consolidamento degli apprendimenti derivanti dall’esperienza e per creare nuovi obiettivi di crescita”. Un progetto replicabile su ragazzi presenti sul territorio e negli istituti scolastici della comunità. “L’iniziativa, attraverso una opportuna individualizzazione dei termini che la sostanziano, potrà essere considerata un modello di intervento valido ed efficace da riproporre ad altri giovani”, conclude Daniela.