Paolo Venturi da Bertinoro: “I Consorzi? Siano guida per uscire dalla quarantena della fiducia e per fare innovazione inclusiva”

 

Ogni anno, all’inizio di ottobre, sul colle di Bertinoro si incontrano i protagonisti del mondo accademico, dell’Economia Sociale e del Volontariato e delle istituzioni insieme ad una community di studenti e giovani imprenditori sociali, per riflettere e conversare sui temi dell’Economia Civile. Quest’anno l’appuntamento è per i giorni 9 e 10 ottobre con un’edizione tutta digitale, ma che non rinuncia alla mission di promuovere pensiero e innovazione mettendo al centro il Terzo Pilastro.

Il tema è “WORLD-MAKING. Per un nuovo protagonismo del TERZO PILASTRO” con riflessioni e testimonianze sulla necessità di un diverso ordine sociale capace di immaginare e generare futuro.

Abbiamo fatto una chiacchierata con Paolo Venturi, direttore di AICCON, Centro Studi promosso dall’Università di Bologna, dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e da numerose realtà operanti nell’ambito dell’Economia Sociale.

Le Giornate di Bertinoro di quest’anno sono un appuntamento ancora più importante…

“Quest’anno sono 20 anni che proponiamo le Giornate, che cerchiamo di utilizzare la lente dell’economia civile sia per valutare ciò che succede, sia per promuovere cambiamenti. Il nostro non è un evento a difesa del Terzo Settore, dell’Associazionismo, delle Cooperative, almeno come valore a sé stante, ma come pilastro che può prosperare dentro un preciso ordine sociale. Il civile per noi è un modo di guardare la realtà che porta con sé una cifra inclusiva e trasformativa“.

Perché avete scelto questo tema?

“Perché adattarsi ai cambiamenti non basta. Le emergenze hanno bisogno di resilienze. Quello che stiamo vivendo non è una sorta di pit-stop, ha tolto il velo a tante cose. Abbiamo la responsabilità di una nuova fase istituente che, più che basata su riforme (non basta dare una nuova forma!), “risostanzi”, ossia dia nuova sostanza alle città, all’ambiente, alle relazioni. Ecco, il Terzo Pilastro entra in questo processo perché ambisce a ridare sostanza. E allora anche le risorse di cui si parla tanto devono essere messe a disposizione di questa intraprendenza, delle realtà che creano ben-essere e sviluppo. Tutto questo è decisivo per il cambiamento”.

E quali sono gli elementi su cui puntare?

“Sono due. Il primo è uscire dalla quarantena della fiducia. Il distanziamento fisico che abbiamo vissuto e ancora stiamo vivendo ha reso sterile il valore della relazione. C’è difficoltà a fidarsi! Ma la fiducia è uno dei meccanismi che rende possibile la comunità, non solo dal punto di vista economico (pensiamo allo spread), ma anche dal punto di vista sociale. Dobbiamo riscoprire l’interdipendenza, quel ‘pur distanti ma insieme’, attraverso azioni comuni. Ancora una volta il Terzo settore in questo è fondamentale. Perché un paese in quarantena della fiducia, anche se esce dalla quarantena fisica, fa fatica a svilupparsi“.

E il secondo?

“L’innovazione senza disuguaglianze. La tecnologia deve diventare abilitante per le comunità, non deve essere ad uso di pochi ma deve moltiplicare l’impatto delle azioni su più persone. Penso alle piattaforme territoriali, al digital trasformation delle imprese sociali. Il digitale non deve solo essere orientato all’efficienza, ma all’inclusione”.

Che ruolo può avere un Consorzio come il nostro in questo processo di sviluppo?

“Molti Consorzi sono già dentro questa traiettoria. Non devono gestire l’esistente, ma devono trasformarlo, cercando di essere anche orientatori della domanda, attivatori delle comunità, e non solo intermediari. E devono ripensare i servizi in modo più relazionale. Oggi c’è molta più domanda di qualcuno che ti ascolta e la dimensione dell’ascolto, che vuol dire ‘dare parola’, è una cosa grandissima a cui tornare. E c’è bisogno di servizi intersettoriali, che portino la socialità in tutte le filiere, dell’abitare e dell’ambiente per esempio. I Consorzi devono essere più avanti delle Cooperative in questa innovazione, da fare insieme!”

Chi è Paolo Venturi

Direttore di AICCON, Centro Studi promosso dall’Università di Bologna, dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e da numerose realtà operanti nell’ambito dell’Economia Sociale.

Co-fondatore di ASSIF (Associazione Italiana Fundraiser) e direttore di The Fund Raising School. È consigliere di amministrazione di FITS! Fondazione per l’Innovazione del Terzo Settore promossa da Banca Prossima e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Symbola e di CNV – Centro nazionale per il Volontariato.

Membro della redazione Rivista Impresa Sociale, autore e curatore di pubblicazioni e articoli sul non profit tra cui il Rapporto “L’impresa Sociale in Italia” e “Ibridi organizzativi: l’innovazione sociale generata dal Gruppo cooperativo Cgm” (Il Mulino).

Il sito delle Giornate di Bertinoro