La sartoria sociale Un Filo Pazzesco entra nelle scuole. “L’anno prossimo tornate?”

 

Attenzione, concentrazione e cura. Sono le parole chiave per descrivere l’attività di Un Filo Pazzesco nelle Scuole Secondarie di Primo Grado di Sospiro e Pieve San Giacomo (CR) dell’Istituto Comprensivo G.B. Puerari, nata con l’obiettivo di far sviluppare creatività e manualità ai ragazzi, nell’ambito del progetto “Ritornare ad allenarsi” inserito in SolcoCrEdu.

Tredici incontri per realizzare un astuccio e un segnalibro ciascuno. “Era la nostra prima esperienza di questo tipo. È andata bene. Abbiamo iniziato fin da subito a utilizzare gli strumenti: ago, filo, macchina da cucire e ferro da stiro. I ragazzi si sono appassionati”, raccontano Lele e Vanessa, operatrici della coop. Gruppo Gamma referenti del progetto. “Tra gli studenti, ricordiamo i successi di M., un ragazzo autistico che ha creato due astucci, uno per entrambi i genitori, nonostante le sue difficoltà nel mettere in fila i processi; poi c’era A., un ragazzo bocciato per due anni consecutivi, ma che a fronte di insuccessi scolastici, ha dimostrato di saper fare, senza perdersi d’animo”, continuano.

Un’esperienza completa per gli studenti e per l’istituto scolastico. “I ragazzi erano molto interessati anche a capire il reale funzionamento della macchina da cucire e si percepiva l’orgoglio personale nel fare qualcosa di bello e nello scoprire di saper fare qualcosa. Fondamentali nel percorso anche le insegnanti carismatiche ed entusiaste. Due di loro si sono cimentate nel cucito insieme ai ragazzi stessi”, dicono le due operatrici.

L’iniziativa si è conclusa, ma la speranza è quella di poterla riproporre, soprattutto vista la buona riuscita. “L’ultimo giorno, i ragazzi ci hanno chiesto ‘l’anno prossimo tornate?’. Ce lo auguriamo, sicuramente con una base di partenza acquisita quest’anno”, concludono.