Le Coop del Consorzio a #insiemepergliSDG: sfilata di persone, storie e imprese sociali

 

Il mestiere, il riscatto e il rispetto per l’ambiente. È fatto da questi elementi il filo che unisce le realtà del Consorzio protagoniste della sfilata che si è tenuta sabato 6 novembre in Cortile Federico II in occasione di #insiemepergliSDG, la campagna del Ministero degli Esteri sullo sviluppo sostenibile. Una sfilata che non è stata solo una sfilata di moda, ma di persone, storie e imprese sociali.

Sfilata Vesti&Rivesti CremonaDalle ore 16, sulla passerella – sotto la supervisione della referente Mariateresa Crotti – si sono susseguiti gli abiti donna e uomo dei negozi Vesti&Rivesti della Cooperativa Gruppo Gamma, che si occupa di riabilitazione psichiatrica. Abiti donati dai cremonesi e rigenerati che, grazie all’attività dei negozi di corso Pietro Vacchelli, riacquistano valore di mercato e contribuiscono a sostenere i progetti della cooperativa nell’ambito della salute mentale.

Un filo pazzesco sfilata #insiemepergliSDGAccanto a questi, hanno sfilato le creazioni dell’ultimo progetto della Gruppo Gamma, Un Filo pazzesco, laboratorio sartoriale del Centro Diurno di Psichiatria Adulti. Condotta da Vanessa Corazza, la sartoria seleziona “lo scarto dello scarto” dei negozi Vesti&Rivesti e ridona nuova vita agli abiti, coinvolgendo gli utenti del Centro Diurno che in questo modo acquisiscono manualità e competenze nel settore del taglio e cucito e fanno esperienza di socialità. 

Rigenera alla Sfilata #insiemepergliSDG

Dopo la sfilata, il ristorante BonBistrot della Cooperativa Varietà, coinvolgendo operatori e giovani con fragilità mentali, ha servito un aperitivo con drink e stuzzichini. Tra questi, anche pizze e focacce di Rigenera, provenienti dal laboratorio I Buoni di Ca’ del Ferro, portato avanti nel carcere di Cremona dalla Cooperativa Nazareth con lo scopo di creare  opportunità di lavoro per i detenuti. Dalla terra alla cucina puntando al buono del cibo e delle relazioni.

BonBistrot alla sfilata #insiemepergliSDGIl mestiere sta nel saper creare abiti nuovi o rinnovati, nel coltivare la terra e produrre buon cibo. Il riscatto nell’aiutare le persone fragili a mettersi in gioco, a recuperare dignità ed autonomie. E il rispetto dell’ambiente è inteso come recupero di ciò che verrebbe buttato e come genuinità di ciò che viene prodotto.

“Il mondo dell’impresa sociale – è la dichiarazione della nostra Presidente Giusi Biaggi – è chiaramente impegnato e interessato allo sviluppo e al raggiungimento di tutti questi obiettivi perché hanno la capacità di mettere in luce un’idea di sostenibilità che è globale, cioè che riguarda tanti aspetti della vita, da quello produttivo, alla socializzazione, alla tutela dell’ambiente. E, proprio questo approccio olistico, è il modo di agire dell’impresa sociale che tenta da sempre di generare un impatto positivo generale sulla società. La novità del periodo, che si apre con gli eventi della settimana appena trascorsa, fa scoprire che siamo in tanti a pensare che questi obiettivi siano decisivi per il benessere delle comunità e del pianeta. Quindi, la sfida che si apre è quella di non sentirci autoreferenziali nel perseguimento di questi obiettivi, ma di tentare davvero tutte le sinergie possibili con chi ricerca questo stesso valore (imprese, enti locali, amministrazioni, scuole…), per far sì che un sogno rimasto spesso nelle sale delle nostre organizzazioni possa essere dialogato e socializzato, per trovare strategie comuni. La novità, quindi, è proprio che non siano solo obiettivi delle singole organizzazioni, ma che siano globali.”

 

 

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