Viola, Assessore di Cremona: “Il sociale come risorsa e non come mero costo. Il welfare è di tutti”

 

“Il sociale come risorsa ed il sistema di welfare come strumento di coesione sociale: un investimento e non un costo per una comunità sempre più inclusiva”. Continua la presentazione dei partner del nostro Consorzio con il coinvolgimento di Rosita Viola, Assessore alle Politiche Sociali e Fragilità del Comune di Cremona, a cui abbiamo chiesto un approfondimento sul rapporto tra Comune e cooperative. “Nell’ambito dei servizi alla persona e delle azioni di inclusione sociale e lavorativa – spiega l’Assessore – è in essere un articolato quadro di collaborazioni con il Consorzio, affidamenti di servizi e progettualità che riguardano tutte le fragilità: minori, famiglie, anziani, donne vittime di violenza, di tratta, persone con disabilità, salute mentale, inserimento lavorativo, immigrazione, housing sociale, giustizia riparativa”.  Un elenco lungo che  arriva fino alle nuove tecnologie che possono portare beneficio alle persone. “In tutto ciò – sottolinea Rosita Viola – mi preme sottolineare l’intento condiviso di dare valore alla comunità, al capitale sociale come motore moltiplicativo delle capacità, di investire nei “beni relazionali” per il benessere ovvero il “welfare” di tutti”. 

Una sinergia rafforzata durante l’emergenza Covid. “Insieme, in quei mesi – dice Viola – abbiamo cercato di mantenere il più possibile i servizi con modalità diverse e il “contatto” con le persone. Grazie alla collaborazione già in essere si è riusciti a trovare soluzioni tempestive. Ringrazio tutti gli operatori sociali e i volontari che sono sempre stati disponibili in un contesto molto difficile per tutti”. 

post emergenza? “Penso – continua l’Assessore – che si debba ancora lavorare per un sistema di welfare integrato pubblico e privato sociale che aggreghi la domanda, i bisogni e l’offerta; un’alleanza per rispondere alla domanda crescente e diversificata di servizi ad una fascia più ampia di popolazione con bisogni nuovi e complessi”.

Un investimento comune da sottolineare è quello legato ai giovani, alla crescita e alla formazione. “Come Settore Politiche Sociali – continua Viola – abbiamo investito molto nella cosiddetta  “scuola di seconda opportunità”: un lavoro quotidiano, uno a uno, con i ragazzi in particolare che hanno abbandonato precocemente lo studio, ma anche con giovani autori di reato, con le loro famiglie. In generale, tutta l’amministrazione è impegnata per dare opportunità e futuro ai giovani, dalla formazione, all’università, alla rigenerazione degli spazi, alle attività sportive, culturali: progettualità e azioni che coinvolgono anche il Consorzio”.

Tra i protagonisti del ‘welfare di tutti’ anche l’Azienda sociale del Cremonese“Essendo il Comune socio e parte attiva dell’Azienda Sociale Cremonese, nonché talvolta capofila di progettualità che coinvolgono tutto il territorio dell’Ambito e non solo, la collaborazione tra Comune, Consorzio e Azienda è già nei fatti. Inoltre, diverse cooperative socie accreditate svolgono già servizi per l’Azienda e per il Comune e la rappresentanza della cooperazione sociale è già presente nell’Ufficio di Piano Integrato”. 

Ma come si concretizza la sinergia? “Gli strumenti sono diversi – prosegue l’Assessore – Forme leggere di coordinamento, gruppi di lavoro, tavoli tematici, accordi di partenariato e di rete, affidamento dei servizi che richiede qualità ed effettività. In questo è rilevante il ruolo svolto dagli enti di Terzo settore e il nuovo quadro normativo che si è determinato tra Codice del Terzo Settore e Codice degli appalti”. 

Infine, uno sguardo alle prossime sfide. “Quella più urgente – conclude Rosita Viola – è sostenere chi è già in difficoltà, ovvero le persone di cui già si prendono cura i servizi, ma anche chi a causa della situazione di crisi rischia di scivolare in condizioni di fragilità e vede progressivamente peggiorare le proprie condizioni di vita. Serve una rete territoriale che ci coinvolge tutti in termini di prossimità, per intercettare le situazioni prima che degenerino,  attraverso tutti i “sensori territoriali” dalla cooperazione al volontariato, alle parrocchie, alla scuola”.