
Progetto CARE: l’etnopsichiatria che si fa in rete
“Vengono strutturati dei piccoli gruppi con gli attori dei diversi enti del territorio. Sono importanti perché permettono di avere una visione d’insieme della persona presa in carico, grazie ai diversi punti di vista.”
Il Progetto “Fami Care” entra nel vivo. Si tratta di un progetto finanziato dal Fondo asilo e migrazione e il cui scopo è l’integrazione culturale dei migranti vulnerabili, con particolare attenzione alle problematiche di salute mentale.
In che modo? Attraverso il confronto con altri operatori territoriali e la costruzione di progetti individualizzati sui bisogni delle singole persone. Nel “Fami Care” sono coinvolti altri 3 territori, oltre al nostro comune: Mantova, Monza Brianza e Brescia.
Ne abbiamo approfittato per farci raccontare il progetto dai soggetti partecipanti dei diversi enti della città di Cremona, tra cui il nostro Consorzio (con le cooperative Gruppo Gamma e Nazareth), il Comune di Cremona e l’Asst di Cremona.